Villa del XVII secolo
Tipologia di intervento:Restauro, progettazione interni e direzione lavori
Committente:Privato
Luogo:San Fior
Periodo:2001-2009
Gruppo di progettazione:ing. Fiorenzo Carniel, arch. Susanna Maset, ing. Sabina Mason, arch. Luisa Sonego
Impresa:Bonaldo Severino s.a.s, Foralosso e Casaburi (restauro intonaci e pietre), Volteco s.p.a. (consolidamento strutture), Vantage Line di De Conti Leonardo (impianti elettrici), Bonaldo Severino (impresa edile)
Il progetto ha riguardato il restauro di un complesso edilizio del XVII secolo in Borgo Canè a San Fior costituito da un fabbricato principale e da una pertinenza.
Le condizioni di vincolo dei fabbricati hanno reso molto ricca e approfondita la fase di studio del restauro conservativo e la ricerca di appropriatezza nell’attuare alcune modifiche interne al piano terra e al piano primo di entrambi i fabbricati.
Il progetto è stato inoltre indirizzato al miglioramento sismico sia per quanto riguarda il fabbricato principale sia quello pertinenziale.
La scelta dei materiali è stata dettata inoltre dai principi della bioedilizia. Prodotti naturali sono stati preferiti a quelli più comunemente usati allo scopo diminuire l’impatto ambientale e di aumentare il confort dell’edificio evitando l’uso di componenti chimici e di sintesi se non laddove strettamente necessario. L’uso del calcestruzzo ad esempio si limita al rinforzo delle controfondazioni, mentre per tutte le altre lavorazioni è stata utilizzata calce idraulica naturale. Le coibentazioni dei solai e della copertura è stata realizzata in macina di sughero e sabbia secca, in opera senza ricorrere a colle.
Al cartongesso per partizioni interne e controplaccaggi sono state preferite le tradizionali arelle.
L’incannucciato è stato poi intonacato con cocciopesto, materiale utilizzato anche per gli intonaci esterni.
Particolare attenzione è stata dedicata al progetto degli interni al fine di valorizzare e rispettare la presenza di interessanti componenti strutturali e decori lapidei, alcune porzioni affrescate, i materiali e le cromie originarie.
La sistemazione esterna tiene conto delle pendenze naturali esistenti, pertanto i percorsi pedonali sono stati studiati in modo da mantenere i dislivelli originari che vengono superati con lievi rampe o gradini.
Le percorrenze sono state realizzate con materiali drenanti e naturali.
Lungo il lato est è stato previsto un percorso ombreggiato con una struttura metallica leggera verticale, adatta al sostegno di rampicanti tipo gelsomini e glicini.
