Riqualificazione dell’area centrale di Noventa di Piave

Noventa di Piave, centro urbano nascosto dietro il grande argine, realtà urbana straordinaria e tangibile: quattro “quartieri”, quattro identità ben distinte, attraccate alla dorsale liquida costituita dal Piave, fiume amato, temuto, dimenticato al di là di un alto terrapieno.
I luoghi della memoria come p.zza Vittorio Emanuele, p.zza Municipio, via Piave, la chiesa, il sagrato, villa Cà Zorzi, sono spazi tesi tra gli assi generatori del centro, tracce intrappolate nell’antico ordito che ha segnato per sempre il territorio.
Pieni e vuoti pronti ad accogliere, ad essere luoghi di quel rinnovamento ritrovabile qui, nell’incontro tra passato e presente.
Entità di un centro che necessitano di essere bagnate, nutrite dal corpo del Piave.
E tra tutte le soluzioni possibili, alla ricerca di una nuova naturalità, è l’acqua che penetra in tutte le parti del progetto: sommerge fisicamente la riva del parco golenale, e i piedi del guardiano del fiume, supera la grande porta, attraverso la suggestione della pietra, si incanala dentro via Piave, sfiora le grandi “zattere” della chiesa e del municipio, arriva a p.zza Vittorio Emanuele, si ferma in questo meandro per nebulizzarsi diventando refrigerio estivo.
Arriva poi a Villa Cà Zorzi, dove inonda le idee immaginando di far qui approdare un centro studi e un museo, omaggio alle origini portuali di Noventa, a quel luogo di ormeggi, alle imbarcazioni che con il loro lento veleggiare, zigzagando, hanno portato qui e via da qui, secoli di storie e speranze.