Adeguamento liturgico di Sant’Antonio Abate di Draga

Il progetto ha previsto un riassetto dei fuochi liturgici costituiti da ambone e altare, ripensandoli in termini di posizione, forma e materiale con l’intento di evidenziarne il significato dentro lo spazio sacro.
Il trait d’union è la pietra, in particolare la pietra d’Istria locale, in memoria della frase che Gesù disse a San Pietro apostolo: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.

Nel considerare di fondamentale importanza l’ambone “quale luogo di proclamazione che possiede un particolare carattere di segno”, il progetto di questo oggetto parte dall’etimologia del termine, dal greco ana-bainein, “salire sopra”.
L’ambone pensato per questa chiesa è costituito dall’accostamento di due masselli simmetrici in pietra d’Istria squadrati e levigati verso l’esterno, scabri nella loro parte interna. Un foglio dorato, simbolo della luce come speranza attraverso l’oscurità della vita, riveste il lato verso il lettore e, piegandosi, diventa il perfetto appoggio per il sacro testo.

L’altare esalta allo stesso modo le peculiarità della pietra dal quale è tratto: la finitura superiore è levigata ma il bordo inferiore viene lasciato frastagliato, come se la pietra fosse stata strappata dalla madre terra.
Il volume sembra sospeso grazie all’interposizione di una fascia dorata che riconduce al misticismo della crocifissione.